(Cerastium arvense)
(dialettale: )
Se si dovesse badare al nome di questa piccola erbacea ' cerastium arvense' si dovrebbe sorridere pensando al suo significato che potrebbe essere 'cornuto dei campi', per la forma simile ad un corno dei suoi frutti.
E siccome, di solito, essendo provvista di vitali stoloni striscianti, forma dei densi ed intricati tappeti, soprattutto nei pascoli aridi e rasi, ma anche nei giardini sassosi dove può essere seminata o trapiantata, i 'dotati di corna' da osservare sono innumerevoli.
Infatti anche la fioritura risulta molto abbondante con uno sviluppo incontenibile di corolle semplici, disposte all'estremità di brevi peduncoli ascendenti, rivolte verso l'alto e valorizzate da foglie pelose, opposte, di un bel verde glauco che assume una tonalità grigio argentea per la sottile peluria chiara che lo mimetizza.
Le corolle, sostenute da 5 sepali, espongono in bella vista 5 petali liberi e bianchi, suddivisi in 2 lobi all'estremità esterna e solcati da linee longitudinali più scure, che si dipartono dal centro, dove 5 stili sormontano gli ovuli disposti su una colonna centrale verdastra e 10 stami fanno dondolare le loro grandi antere.
Tutto questo biancore schiarisce ed illumina anche gli angoli più oscuri, dando ragione agli inglesi che la definiscono 'neve d'estate'.