(Cardamine pentaphyllos)
(dialettale: )
In un unico luogo di Valpiana ho individuato la dentaria, una forra ombrosa ed umida serrata tra pareti di roccia dove il lento sgocciolio dell'acqua mantiene fresco il suolo.
Quelle che si fanno subito notare sono le foglie di un bel verde scuro, dalla forma complessa, una specie di mano con le dita aperte, con margini seghettati ed apici appuntiti, che emergono dalle base sostenute da lunghi piccioli ed avvolgono il gambo ad un certo livello, quest'ultime di dimensioni più contenute.
Nel mezzo di tutto questo verde si forma un peduncolo fiorale per ogni pianta, dove s'annidano dei boccioli inguainati da un calice a quattro sepali in diagonale rispetto ai petali.
Alla schiusa i 4 petali con lembo largo a forma d'uovo,, disposti in croce, appaiono di colore lilla, sottolineato da sottili nervature parallele che tessono una lieve ragnatela con linee sfumate di scuro. In fondo emergono stami con antere gialle.
Formano un'infiorescenza non molto folta, che va dilatandosi man mano che ogni fiore si apre occhieggiando appena tra la verzura come a voler serbare una certa riservatezza.
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