(Geranium robertianum)
(dialettale: erba pisarola)
In luoghi umidi ed ombreggiati, cresce una pianticina pelosa con foglie opposte, di fragile consistenza, con contorno ben frastagliato, spesso percorso da screziature rosso sanguigne e brune, così come i gambi e i sepali.
I fiori rosei, con due linee più marcate al centro, sono portati a coppie da esili pedicelli all'ascella delle foglie: mostrano cinque petali distanziati tra loro con bordo esternamente arrotondato.
Singolare è la modalità usata nella fecondazione: lo stimma, formato da cinque minuscoli bracci, distende i suoi raggi per catturare i granelli di polline. Ma talvolta nessun insetto arriva: allora cinque dei dieci stami presenti s'allungano attorno al pistillo fino a raggiungere i cinque bracci distesi e a rifornirli di polline. Gli altri cinque stami rimasti com'erano non distrubuiscono nulla.
Verso sera, il fiore dorme voltato all'ingiù e la mattina dopo ecco che il secondo giro di stami s'allunga e le antere vanno dove non si erano posate quelle del giorno precedente.
Perfetta organizzazione, come sempre!!
Emana un odore penetrante, anche solo a toccarne le foglie. Qualcuno sostiene che somigli a quello delle cimici, e per questo la chiama 'erba cimicina'.
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