(Silene vulgaris)
(dialettale: sciopet)
La parte fogliare si sviluppa assai presto su fusti rigidi con nodi evidenti da cui escono le foglie che sono opposte, oblunghe ed appuntite, di un bel colore glauco e su di esse la pioggia e la rugiada scivolano via per la loro consistenza cerosa; cucinate s'ammorbidiscono e si mangiano in vari modi.
S'innalza poi un lungo fusto sul quale s'ingrossa un calice biancastro o di color neutro, percorso da un reticolato venoso più scuro e terminante con 5 punte: era un vero gioco un tempo far scoppiare questi palloncini battendoli in fronte e gareggiare per vedere chi produceva lo scoppio più forte.
Da questo piccolo otre penzolante s'affaccia una corolla composta da 5 petali bianchi profondamente suddivisi in punta ed avvolgenti gli stami piuttosto corti e quasi del tutto racchiusi nel calice, dal quale invece sventolano 3 pistilli.
La struttura dell'infiorescenza che si compone piano piano è singolare: alla sommità dello stelo si forma il primo fiore e poi sotto spuntano due ramoscelli a loro volta con un fiore terminale, al di sotto del quale si sviluppano altri due ramoscelli e si potrebbe continuare all'infinito come nella filastrocca 'C'era una volta un re seduto sul sofà....'.
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