(Centaurium erythraea)
(dialettale: )
I fiori variano non solo nella forma e nel colore, ma anche nella consistenza: l'infiorescenza della centaurea minore , quando la individui, spicca proprio per l'idea di solidità e di spessore che offrono i suoi petali di un roseo compatto, senza sfumature e privi di macchie.
Nessuna lievità, nessuna trasparenza per queste corolle con 5 lobi a margine tutto intero che lasciano sporgere 5 stami giallastri, i quali tendono ad avvitarsi su se stessi dopo aver adempiuto alla loro funzione di produrre ed emettere il polline, e 1 stilo con l'estremità che cade a maturazione.
In pratica, concluse le operazioni d'accoppiamento, si chiude tutto e buonanotte, in attesa del frutto.
Ogni fiore alla base è accompagnato da diverse foglioline talmente discrete da ridursi a minuscole brattee, mentre man mano che si discende lungo il fusto quadrangolare, se ne incontrano di maggiori dimensioni, uscenti in modo opposto dai nodi e dirette verso l'alto quasi come dita minacciose.
E un qualche timore lo si dovrebbe avere nel caso in cui si dovesse bere il suo infuso, dato che nell'antichità era denominata 'fel terrae - fiele della terra', per il gusto amaro dovuto alle sostanze che sono comuni anche alle altre genzianacee.
Nonostante questo, era una pianta molto utilizzata nella medicina popolare, anche come surrogato del chinino per combattere le febbri e per risvegliare l'appetito si utilizzava il 'vino di centaurea', preparato lasciando in infusione le sommità fiorite in vino bollente.
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