(Lythrum salicaria)
(dialettale: )
Comparsa dal nulla in zona umida e donatrice di una fioritura di lunga durata, uno pensa che valga la pena di lasciar prosperare la salicaria dove ha scelto di vegetare. Non l'avesse mai fatto!
L'anno successivo tutta la zona attorno è cosparsa di esemplari più o meno robusti di questa pianta, detta anche 'verga rossa dei fossi', per l'aspetto piramidale che assume quando i suoi steli sono fioriti.
L'invasione va addebitata al fatto che i suoi rizomi sotterranei s'allungano molto in breve tempo stendendo un inestricabile sistema di getti che soffoca altre essenze; d'altro canto essi sono attivi nel depurare le acque con cui vengono a contatto migliorando quindi la pulizia dell'ambiente.
Il suo colore predominante è il rosso: rosso violetto i fiori che formano lunghe spighe terminali, rosso spento la sottile peluria che la ricopre, rosso luminoso il colore delle sue foglie, dalla forma simile a quella dei salici, d'autunno.
E con il sangue ha a che fare, dato che il nome, dal greco 'lythron - sangue', richiama le sue proprietà astringenti in grado di arrestare le emorragie e di stimolare la cicatrizzazione di ferite ed ulcere.
La corolla, formata di 6 petali lanceolati e un po' spiegazzati, e da stami in numero doppio parzialmente mimetizzati perchè ripiegati, fuoriesce da un calice con sepali che formano un tubo spesso con appendici interposte ai suoi lobi.
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