(Knautia arvensis)
(dialettale: )
Pianta frequentissima nei prati e ai margini degli incolti sassosi, è talmente simile ad altre, soprattutto alla scabiosa columbaria, che spesso non si capisce davvero con chi si ha a che fare.
Allora bisogna esaminare via via foglie, infiorescenza, frutti, semi e se ancora il riconoscimento risulta difficile, allora, come un detective, si devono esaminare i particolari: peli, squame, antere,.. e magari ancora la risposta non si trova.
Comune sì questa ambretta, ed anche con un tempo lungo di fioritura, ma un tipo che vuol mantenere un certo segreto sulla sua identità.
Qualche indizio lo si può individuare, notando le squame del calice di lunghezza irregolare, oppure le foglie basali con picciolo e di forma lanceolata, di color grigio verde opaco, o l'insieme dei frutti, i quali incastonati sul capolino e sormontati da brevi reste biancastre, appaiono preziosi come un gioiello.
I fiori, disposti ordinatamente in file concentriche, simili a palline prima di sbocciare, mostrano corolla a tubo che s'espande in 4 lobi diseguali tra loro; quelli disposti nella zona più esterna hanno maggiori dimensioni avendo più spazio a disposizione. La tinta, lieve e soffusa, non è sempre la stessa, va dall'azzurro-violetto al rosa-lilla.
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