martedì 10 settembre 2013

Cespica annua

(Erigeron annuus)

(dialettale:  )

Molte piante sono emigrate dall'America all'Europa, alcune hanno addirittura contribuito a cambiare pietanze della cucina italiana, in modo tale che ora non ne potremmo far senza.
Anche la cespica annua ha viaggiato da quel continente verso le nostre terre nel XVIII secolo, portandoci il suo fiore grazioso ma anche, potendo provocare i peli del suo fusto degli eritemi cutanei, qualche fastidio.

Rapidamente s'è diffusa, senza particolari incoraggiamenti, anche perché si autodissemina e germoglia quasi dappertutto non essendo esigente in fatto di caratteristiche del suolo.


Inoltre è anche una pianta autofertile, capace di produrre i frutti senza interventi di tipo sessuale, chissà come fa; e se vuole incrociarsi accetta anche rapporti con partners di specie diverse, dando origine ad ibridi lievemente modificati rispetto agli originali. In pratica, un tipo disposto a tutto pur di esistere!

L'infiorescenza, che a prima vista sembra quella della camomilla, mostra la tipica struttura a capolino, ognuno portato da un fusto di lunghezza differente, cosparso di foglioline minuscole rispetto a quelle più in basso, allungate e con margine dentato e ornato di peli.


I fiori esterni, irregolari per l'enorme sviluppo a linguetta unilaterale, tagliata e frangiata all'apice, sono bianchi e contrastano efficacemente con gli interni, gialli, tutti a tubo e contenenti 5 stami con filamenti liberi e un unico stilo.

Lievemente profumati, attirano molte specie di insetti e di altri animali, ulteriore garanzia di costante propagazione. 

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