(Silene alba)
(dialettale: )
Un rivestimento di morbidi peli verdi e rossastri avvolge ogni parte della silene bianca chissà se per ragioni di difesa dal clima o se per opporsi alla visita di animali golosi; solo la corolla si distingue per la purezza e la levigatezza dei suoi petali candidi.
Essi sono 5, suddiviso ciascuno in 2 lobi, e se stanno liberi , ma in parte nascosti all'interno di un panciuto calice con linee verdi brunastre, così grosso da indurci a riflettere sulla sua ragione d'essere.
I fiori si aprono verso sera per ricevere la visita di farfalle crepuscolari e non sono tutti uguali, perché alcuni portano soltanto una decina di stami e sono maschi fatti e finiti, mentre altri mettono in mostra come femmine vanitose 5 stili.
Qualcuno talvolta nel candore dei petali mostra una macchia nera; non è un omaggio a qualche squadra calcistica, ma il risultato di un attacco da parte di un fungo parassita simile a fuliggine nerastra, il quale s'impadronisce delle antere dell'ospite che così rilasciano spore polverulente invece di sano polline.
Questi fiori malati diventano sterili e quindi se l'infezione è abbondante cala la capacità di riproduzione, cosa che agli umani non dispiace perché la pianta è spesso considerata un'infestante dei campi e degli orti.
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