giovedì 10 gennaio 2019

Nocciolo

(Corylus avellana)

(dialettale   )

Molto abbondante la presenza di questi arbusti in Valpiana: formano macchie anche piuttosto estese e talvolta sviluppano così tanto il tronco e la chioma da assomigliare ad alberi.
Sui rami spogli i fiori maschili e quelli femminili hanno origine da gemme diverse: i primi, che compaiono già nell'autunno precedente, a gruppi di tre, cinque elementi, pendono come lunghe frange dorate, flosce ed ondeggianti, simili a spighe rovesciate.


I fiori femminili sono piccole gemme ovali da cui fuoriescono minuscoli ciuffi rossastri e ricurvi, appena visibili.


Il granulo di polline che riesce a penetrare nel fiore femminile sosta all'interno di esso fino a maggio circa, quando avverrà, se le influenze climatiche esterne saranno favorevoli, la fecondazione dell'ovulo e l'avvio della formazione della nocciola.

Fin dall'antichità il nocciolo è stato indicato come simbolo di eternità e quindi di 'giovinezza, salute, gioia'. E difatti a questo fanno pensare i suoi amenti spavaldamente pronti a ballare al vento, anche se i piedi delle piante sono ancora sepolti sotto la neve e se le basse temperature sembra li facciano rabbrividire.

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