(Fraxinus excelsior)
(dialettale: frassen)
Ha una storia importante nelle antiche religioni il frassino: rappresentava il mitico Albero del mondo che s'alza fino al cielo e si sprofonda fino agli inferi sostenendo e rigenerando l'universo.
In molti miti assume la parte di protagonista ed era presente in molte cerimonie sacre soprattutto primaverili. In Grecia era consacrato a Poseidone, il dio dei sismi e difatti 'fraxinus potrebbe derivare da 'fragor- fracasso e fractura-frattura', si dice per l'altezza ragguardevole che raggiunge e che attira i fulmini.
È un albero con rami rivolti verso l'alto, inseriti nel tronco in modo opposto e formanti una chioma allungata che ad una certa distanza dal suolo s'amplia; allo stesso modo le gemme sono poste sui rami a due a due perpendicolarmente, tranne la terminale, più massiccia, quasi minacciosa.
All'ascella di queste, tutt'attorno si aprono a mazzetti piccoli fiori maschili contenenti solo due stami e fiori femminili tendenti al bruno verdastro.
Nel complesso sembrano una parrucca di capelli che poi maturerà originando dei pendenti frutti alati.
Tale è la loro vitalità che dove essi cadono s'avvia subito la formazione di una minuscola piantina di frassino con due lucide foglioline opposte e la gemma apicale pronta ad allungarsi.
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