giovedì 11 luglio 2013

Fiordaliso frangiato

(Centaurea phrygia)

(dialettale: )


Le distese dei prati e dei pascoli di Valpiana, tra giugno e luglio, sono abbondantemente punteggiati dal fucsia rosato del fiordaliso frangiato.


Inizialmente su fusti eretti, con poche foglie ovate un po' grossolane, anche per la presenza di un verde smorzato dalla presenza di un accenno di ragnatela pelosa, spiccano sfere brune, irsute e ruvide.
Sono completamente avvolte da squame con appendici a forma di ventaglio, ben sovrapposte come embrici di un tetto e non attribuiresti loro nessuna importanza tanto sono comuni.

Invece contengono un ricettacolo, origine e sostegno di tutti i fiori che faranno bella mostra di sé allo schiudersi di questo deposito.


Infatti il fiore è un ammasso di fiori: quelli alla periferia o fiori della ruota, sono un tubo che si sfrangia in 5 lobi esili; non portano né stami, né pistillo, quindi inutili si direbbe!
Invece essi rinunciano alla funzione principale per adempiere a quella secondaria di 'specchietti delle allodole' per richiamare l'attenzione degli insetti in favore dei fratelli al centro.

Quest'ultimi o fiori del disco sono invece un gran numero e ben dotati di 5 stami corti con antere saldate attorno allo stilo, il quale, dapprima più corto delle antere, s'allunga appena esse, attivate da qualche stimolo, liberano il polline che va a scaricarsi sulla superficie del capolino.


E se per caso nessun visitatore arrivasse, il fallimento della fecondazione verrebbe evitato perché i lobi dello stigma sono in grado d'arricciarsi in fuori fino a toccare l'orlo della corolla dove potrebbe essere rimasta qualche briciola del polline proprio.
A mali estremi, estremi rimedi!

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