(Senecio ovatus)
(dialettale: )
Un 'senecione' cosa può essere se non un vecchio decrepito che dimora solitario nel bosco?
Invece è una pianta erbacea, abbastanza fresca e rigogliosa, con fusti numerosi un po' a zig zag, foglie acuminate con grossa nervatura centrale e capolini giallo pallido, ma luminoso sotto il sole d'estate.
Essa porta su un ricettacolo allungato fiori di tipo diverso e disposti alcuni attorno alla circonferenza e altri stretti stretti al centro.
Questi fiori all'esterno si pavoneggiano esponendo una ligula, prolungamento nastriforme del tubo, lunga, sottile, dentellata sull'apice e percorsa da nervature: in tutto e per tutto uguale ad un petalo.
Ma quando li vai a contare talvolta ne vedi 4 disposti in croce, altre volte solo 2 e magari piegati verso i basso, come se gli altri fossero caduti, altre volte ancora una raggiera completa anche con 6.
Forse la spiegazione sta nella disposizione ad aprirsi in momenti diversi, avendo anche la caratteristica di essere solo femminili e quindi adatti soltanto a ricevere il polline.
I centrali invece, a forma di piccolo tubulo, giallini da giovani e poi via via di diverse sfumature di marrone fino a diventare biancastri in vecchiaia, portano 5 stami ed anche un pistillo con evidente stimma a 2 punte: meno vistosi, ma completi, possono quindi dare e ricevere.
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