Vive sola o vicina ad altre piante sorelle fin sotto i nostri piedi e sopporta di essere schiacciata, lacerata, corrosa, diserbata, ignorata da molti, ma continua a riapparire, dignitosa e forse più consapevole degli umani dei suoi pregi.
Non era così negletta nei tempi antichi, quando era ritenuta un vero e proprio toccasana, definita 'erba sacra' dagli Anglosassoni e 'centonervi' dalla scuola medica Salernitana.
Le sue foglie molto regolari nella forma e nella disposizione a corona attorno allo stelo fiorifero centrale sono percorse da 5-9 nervature quasi parallele e molto in rilievo, come vene di mani anziane, nella pagina inferiore, mentre nella superiore, in corrispondenza, si evidenziano delle linee incise poco profonde.
Alla sommità del lungo gambo solitario e abbastanza consistente sono fittamente raggruppati insignificanti fiori con calice verde, 4 minuti petali biancastri e, per compensare, 4 lunghissimi stami rosei con antere grosse come tutto il fiore.