La calluna, detta anche brugo da un termine di origine celtica e da cui è derivato il vocabolo 'brughiera' per indicare il luogo dove di preferenza questa pianta alligna, è un contorto e nano arbusto che tutti conoscono o, meglio, conoscevano.
Un tempo infatti era presente in ogni casa delle regioni del freddo nord, perché i suoi rami venivano utilizzati per fabbricare scope e 'calluna' significa proprio 'pulire, spazzare'; spesso la si confonde con l'erica, che è pianta con fiori a fine inverno, mentre il brugo preferisce la fine dell'estate per aprire le sue corolle.
Gli apici servono da nutrimento a diversi animali selvatici quando la neve copre la vegetazione ed anche i suoi semi; i fiori, rivolti tutti in una stessa direzione, formano spighe dense, dipinte di rosa che può virare al violetto più o meno intenso.
Fuoriescono da un calice membranoso con quattro lobi dello stesso colore dei 4 petali, uniti nella parte inferiore, al cui centro alloggiano 8 stami con antere acuminate e un pistillo che si vuol far notare perché sporge vistosamente.