Accarezzati da qualche debole raggio di sole o anche da qualche fiocco di neve, i bucaneve rappresentano l'avanguardia di quella moltitudine floreale che tra aprile e maggio s'impegnerà ad invadere ogni angolo, simboli quindi di una speranza che anche nelle avversità più estreme ci invita a superare lo sconforto.
E le riserve sono così abbondanti da stimolare lo sviluppo di una guaina che abbraccia due uniche foglie lineari e un gambo che sorregge una corolla solitaria, pendente come una campanella o una lampada.
Il suo nome significa ' latte e fiore', quindi fiore color latte della neve, immagine di allegria, freschezza, novità, purezza. Forse vuol rivaleggiare col bianco della neve da cui si distingue per quella macchiolina verde e per quel profumo indefinibile, fatto soltanto d'aria e di sentore d'erba brinata.