In Estremo Oriente il pino evoca l'Immortalità, grazie alle caratteristiche del legno, delle foglie e alla presenza della resina ed è anche simbolo di potenza vitale, di fecondità e di longevità.
Effettivamente, la corteccia del tronco ti fa pensare alla pelle rugosa di un patriarca che però sostiene e fa prosperare una chioma che ha un aspetto giovanile ed audace allungandosi senza paura anche fino ai 40 metri di altezza.
I rami sinuosi più o meno regolari portano foglie verde glauco sempreverdi che vengono lasciate cadere quando la loro età stabilisce che hanno concluso il loro compito e non in rapporto alle stagioni; del resto sono adattate alla stagione invernale facendo loro assumere la forma di ago per ridurre la traspirazione, riunendole a coppie su rigide guaine resinose alla base.
Questa resina, da 'rasa - succo organico' essuda dal legno in goccioline: gli umani, per procurarsene in gran quantità incidevano il tronco della pianta che poteva anche morirne; era preziosa perché da essa , oltre che ricavare prodotti medicinali, si ottenevano la trementina, la pece molle e la pece dura.