domenica 28 gennaio 2024

Pungitopo

(Ruscus aculeatus)

Scoprire qualche pianta di pungitopo in quel di Valpiana rappresenta una vera impresa: non è un arbusto facilmente individuabile, perché, essendo abbastanza esigente in fatto di clima e di terreno e non sopportando inverni troppo rigidi ed eccesso d'umidità, non trova qui il suo ambiente ideale.
Può essere anche che nei tempi andati sia stato eliminato per evitare che i grovigli di vegetazione impenetrabile che è in grado di formare potessero impedire il pascolo agli animali o che la raccolta indiscriminata dei suoi giovani germogli commestibili abbiano lentamente impedito la sua diffusione.




Eppure per gli antichi, soprattutto del Nord Europa, era un talismano, una specie di amuleto vegetale da appendere nelle case e nelle stalle per onorare gli spiriti dei boschi: le sue foglie sempreverdi rappresentavano la sopravvivenza, le punte acuminate la difesa e le bacche rosso vivo la rinascita: un concentrato augurale.
A dir la verità le foglie non sono foglie, ma rami i quali, appiattendosi ed ovalizzandosi, si sono assunti il compito delle vere foglie che, invece, avvolgono la parte sotterranea del fusto sotto forma di piccole squame.



Si capisce che sono rami anche perché in primavera i fiori s'aprono al centro della parte inferiore di questi elementi speciali dallo strambo nome di cladodi; mostrano 6 tepali verdognoli e nei fiori maschili peduncolati, che appaiono su piante diverse da quelle che portano i femminili, 6 stami uniti a due a due.

mercoledì 10 gennaio 2024

Nocciolo

(Corylus avellana)

Molto abbondante la presenza di questi arbusti in Valpiana: formano macchie anche piuttosto estese e talvolta sviluppano così tanto il tronco e la chioma da assomigliare ad alberi.


Sui rami spogli i fiori maschili e quelli femminili hanno origine da gemme diverse: i primi, che compaiono già nell'autunno precedente, a gruppi di tre, cinque elementi, pendono come lunghe frange dorate, flosce ed ondeggianti, simili a spighe rovesciate.
I fiori femminili sono piccole gemme ovali da cui fuoriescono minuscoli ciuffi rossastri e ricurvi, appena visibili.


Il granulo di polline che riesce a penetrare nel fiore femminile sosta all'interno di esso fino a maggio circa, quando avverrà, se le influenze climatiche esterne saranno favorevoli, la fecondazione dell'ovulo e l'avvio della formazione della nocciola.
Fin dall'antichità il nocciolo è stato indicato come simbolo di eternità e quindi di 'giovinezza, salute, gioia'. E difatti a questo fanno pensare i suoi amenti spavaldamente pronti a ballare al vento, anche se i piedi delle piante sono ancora sepolti sotto la neve e se le basse temperature sembra li facciano rabbrividire.

lunedì 8 gennaio 2024

Lichene

(Xanthoria parietina)

Li vedi sui sassi, sui muri, sui tronchi, al sole e all'ombra, d'estate e d'inverno, soli o in compagnia: lambiscono con la struttura appiattita del loro tallo le superfici a cui aderiscono e da ciò ricavano il loro nome di licheni.
Sono il risultato di un ingegnoso intreccio tra alghe, situate al di sotto di un insieme compatto di ife di fungo, colorate di rosso, giallo, verde, grigio... e tra questi due costituenti esiste uno scambio utile ad entrambi.


Il fungo usa le sostanze organiche prodotte dall'alga che è in grado di effettuare la fotosintesi, mentre essa sfrutta l'acqua e i sali minerali che il fungo assorbe dal substrato.
In questi giorni invernali l'occhio sosta più volentieri sul lichene xanthoria parietina che fa pensare ad uno sprazzo di sole, ad uno spruzzo di colore vivace sulle uniformi tinte scure delle cortecce.
Il fungo forma un'arrotondata distesa con ampi e giallastri lobi marginali tra cui sono distribuiti i corpi fruttiferi, luminose tazzine arancioni con margini chiari; l'alga verde se ne sta mascherata da questo giallo che funge da protezione solare.


Sembra impossibile, ma nei tempi antichi questi vegetali erano utilizzati come risorsa d'emergenza in caso di carestia: ora invece, riuscendo a tollerare bene anche l'inquinamento da metalli pesanti, vengono sfruttati per monitorare la presenza di elementi tossici riversati nell'ambiente dagli umani, veri campioni di dissennata ignoranza.

martedì 2 gennaio 2024

Muschio

(Polytrichum commune)

In questo periodo natalizio una pianta piccola e di modeste dimensioni gode del suo momento di celebrità: è il muschio.
Chi infatti non ricorda l'atmosfera piena d'attesa che si creava un tempo nelle case quando era usanza andare nei boschi a raccoglierlo per trasformarlo in morbide colline, in grandi praterie, in grotte scure nel presepe?



La ricerca era ed è facile: dovunque un minuscolo sgocciolio d'acqua dà origine ad un ambiente umido, là i muschi crescono a meraviglia, agglomerandosi fitti fitti a centinaia o a migliaia, a formare soffici tappeti che vien voglia di lisciare come fossero mantelli di gatto.
Questa fame d'acqua la devono alla loro origine antichissima, quando, forse prime forme vegetali, s' affacciarono sulla terraferma, rimanendo in uno stadio un po' 'rozzo', nel senso che per loro non si può parlare di fusti che sostengono, di foglie che trasportano linfa nelle nervature, di radici che assorbono.
Però sono in grado di utilizzare l'acqua e i sali minerali attraverso tutte le loro superfici; e così sviluppano anche gli organi maschili e femminili sullo stesso individuo o su individui diversi.



Se la fecondazione, benedetta dall'umidità, avviene, s'allunga al di sopra delle rosette di foglioline uno sporofito, formato da una capsula stracolma di spore, collegata ad un piede attraverso un lungo e sottile peduncolo.
Scoperchiandosi, l'urna libera le spore sul terreno dove germogliano, dando inizio ad una nuova generazione di muschi, capaci di donare una preziosità del tutto particolare ad ogni ambiente.

lunedì 1 gennaio 2024

Valpiana, un giardino per tutto l'anno

È una località adagiata su un piccolo altopiano ad un' altitudine di circa 900 metri nelle Prealpi Bellunesi facenti parte del comune di Limana.
Cosparsa di prati, siepi, boschi, scarpate, valli, fossi e ruscelli è un minuscolo ma formidabile frammento di ambiente rappresentativo di innumerevoli e spesso incredibili momenti di vita vegetale ed animale.
Soprattutto la sua flora è talmente ricca che diventa forte il desiderio di farla conoscere e valorizzarla.


I grandi protagonisti, i più appariscenti e meravigliosamente programmati per la riproduzione sono i fiori: incredibile che derivino da un gruppo di foglie metamorfosate che hanno cambiato la loro normale funzione fotosintetica in quella riproduttiva, sviluppando al loro interno lo 'stame - gamete maschile - granulo pollinico' e il ' pistillo - gamete femminile - uovo.
Per fare sì che i due elementi si incontrino e sviluppino il germe di una nuova vita, gli accorgimenti, le astuzie, i trucchi e gli adattamenti escogitati da ogni pianta sono molteplici e talvolta così sofisticati e fantasiosi da lasciare a bocca aperta.
Inoltre, nel corso dei millenni, si sono evoluti fiori che fanno tutto da sé, autoimpollinandosi, altri che sono alla ricerca di ogni possibile aiutante, perché preferiscono una fecondazione incrociata, altri che si raggruppano per sesso su piante diverse, altri ancora fanno maturare il contenuto delle loro corolle in vari  momenti e si potrebbe continuare a lungo.
Così, questo blog si propone di offrire schede illustrative delle piante che nei vari momenti dell'anno si offrono alla contemplazione, puntando l'obiettivo soprattutto sui fiori.
Sicuramente ci stimoleranno a migliorare la nostra comprensione del bello di questo ambiente naturale.