Pianta in apparenza delicata e fragile per questo misto di foglioline e fiori che sembra un leggerissimo velo gialloverde, è invece una perenne che s'adatta anche a terreni non molto ospitali come i sabbiosi e i sassosi; nei prati supera talvolta in altezza le altre piante, ma il fusto si lascia ricadere trascinandole in basso, avendo l'accortezza di rimanere al di sopra in modo di poter godere della luce solare.
Le infiorescenze sono lunghe pannocchie che nel pieno dello sviluppo assumono forma arrotondata, costituite da tutti questi peduncoli uscenti alle ascelle delle foglie a cercine, fino alla sommità e portanti minifiori con corolla simmetrica di 4 lobi acuti.
Inoltre, per l'elevata acidità dei principi essenziali che il galium contiene, fa rapprendere il latte, da cui il suo nome comune di caglio; un tempo veniva impiegato nella lavorazione del latte per ottenere il formaggio, che penso sarà stato ben giallo!