C'è una forte somiglianza tra il fiore del pomodoro, della patata, della melanzana e questo della dulcamara: infatte tutte fanno parte della famiglia delle Solanacee, solo che quest'ultima tanto è bella quanto tossica.
Lungo i fusti affiorano qua e là le infiorescenze formate da piccioli ad angolo, violacei, con più peduncoli, che si gonfiano a creare un calice dello stesso colore, con 5 segmenti dalle linee quasi geometriche.
Ma quando la corolla s'apre, rivolgendoli del tutto all'indietro, ecco la sorpresa: alla base di ognuno spiccano 2 macchie verdi, orlate di bianco che si accordano perfettamente a tutto quel violetto e che sottolineano magistralmente il denso giallo dorato dei 5 stami con le antere appressate.
Una vera lampadina con il suo unico stilo filamento che s'accende.