Dalle proprietà dei suoi rami flessibili e resistenti, usati un tempo dai contadini per legare fascine, siepi, piante ai pali.., è derivato il suo nome, da 'viburnum - legare'.
È un arbusto sempre assetato che presenta un'impalcatura simmetrica dei suoi rami radi ed essenziali, sui quali sono distribuite delle foglie d'un verde quasi grigio, biancastre sotto e finemente dentellate sul bordo: a toccarle sembra di avere in mano una tela di sacco cosparsa di polvere.
La sua infiorescenza è composta da 7 pedicelli, uno centrale e gli altri attorno perfettamente disposti e tali da assumere una forma a cupola.
Lentamente si trasformeranno in ciocche di frutti di forma ovale un po' compressa, con un unico seme duro all'interno: il colore virerà dal verde, al rosso e infine al nero talmente lucido da potersi quasi specchiare.