sabato 27 luglio 2024

Genziana mettimborsa

(Genziana pneumonanthe)
 
Il nome comune 'mettimborsa' sembra indicare un ordine di saccheggio che forse avviene davvero, perché recentemente sono state usate parti di questa pianta per ottenere dei tonici amari; abitudine antica quella della raccolta, visto che un tempo le sue radici erano estirpate perché ritenute efficaci contro le epidemie e le punture di insetti velenosi.
Per correre ai ripari è stata dichiarata specie protetta: ma se gli uomini non pretendessero di essere padroni di tutto ciò che esiste in natura, avrebbero già capito che portare a distruzione una qualsiasi delle piante esistenti è come tagliare il ramo dell'albero su cui si è seduti.
Ma tant'è!


Intanto, nel bel mezzo dell'estate, la genziana che ama tenere i piedi nel terreno umido, dischiude le sue corolle strette e campanulate, di un turchino un po' sbiadito e marezzato di verde nel fondo, più luminosamente azzurro sui 5 morbidi lobi ripiegati verso l'esterno.


Si può pensare che la sua fioritura sia un fenomeno normale, se non si sapesse che essa impiega molti anni per giungere a questo evento e che pochi sono i fiori posti all'ascella delle foglie più alte.
Infatti il suo fusto cilindrico, quasi senza ramificazioni, s'innalza duro e rigido per 15-20 cm dal terreno e, pur essendo stato denominata 'fiore del vento' dal greco' pneuma e anthos', ondeggia ben poco quando la brezza montana la investe.