La primula, che tappezza senza risparmiarsi le pendici delle alture esposte al sole, è detta da qualcuno 'fior di cuculo' perché addobba la terra con i suoi fiori gialli quando il cuculo, messaggero della primavera, comincia a far echeggiare tra i rami il suo ripetitivo canto, cucù, cucù.
Così ringiovanita, tra le foglie bollose, disposte a rosetta, accende una miriade di corolle gialle, assomiglianti a lampadine ammiccanti, per ravvivare i tappeti invernali di foglie morte.
La corolla di ciascun fiore è un tubo quasi cilindrico che s'espande in un orlo a ruota, diviso in cinque lobi cuoriformi, in pratica un imbuto floreale che qualcuno succhia perché, nascosti in questo astuccio, s'annidano cinque stami e un solo pistillo dal sapore dolciastro.
Il tutto è protetto da un calice ottenuto dalla fusione di tanti sepali quanti sono i petali, dei quali restano libere solo le punte.