Li vedi sui sassi, sui muri, sui tronchi, al sole e all'ombra, d'estate e d'inverno, soli o in compagnia: lambiscono con la struttura appiattita del loro tallo le superfici a cui aderiscono e da ciò ricavano il loro nome di licheni.
Sono il risultato di un ingegnoso intreccio tra alghe, situate al di sotto di un insieme compatto di ife di fungo, colorate di rosso, giallo, verde, grigio... e tra questi due costituenti esiste uno scambio utile ad entrambi.
In questi giorni invernali l'occhio sosta più volentieri sul lichene xanthoria parietina che fa pensare ad uno sprazzo di sole, ad uno spruzzo di colore vivace sulle uniformi tinte scure delle cortecce.
Il fungo forma un'arrotondata distesa con ampi e giallastri lobi marginali tra cui sono distribuiti i corpi fruttiferi, luminose tazzine arancioni con margini chiari; l'alga verde se ne sta mascherata da questo giallo che funge da protezione solare.