Già gli antichi conoscevano la sua tossicità, tanto che il nome pare derivi da 'akoniton - erba velenosa'; inoltre la forma del suo fiore, che ricorda un elmo alto e stretto non poteva non richiamare l'immagine di guerrieri in lotta, magari utilizzando il veleno estratto dalle sue radici per rendere mortali le loro armi.
Nella mitologia dei paesi nordici l'aconito rappresenta il simbolo dei guerrieri erranti, ma non gode di buona fama, tanto da essere considerato nel linguaggio simbolico un emblema di furbizia, di dissimulazione, di ambiguità e di vendetta.
Su questo s'affollano i fiori bianco- giallastri, incarnato questo che fa pensare alla malattia, con struttura alquanto stravagante; ci sono sepali, come il dorsale e il superiore che, dopo essersi molto allungati, s'incurvano formando un'esagerata cupola per proteggere i petali interni produttori di nettare.