S'accontenta di rocce, muri o fessure tra pietre asciutte dove forma cuscini densi o piccoli ciuffi isolati: l'intenso giallo dorato dei suoi fiori illumina e rende allegro anche il luogo più desolato ed arido.
Esse, prive di picciolo, se ne stanno tutte ravvicinate, quasi sovrapposte, per limitare la superficie traspirante ed anche per far scorrere l'acqua piovana in modo che arrivi alle esili radici, le quali poi la pomperanno nelle foglie, per questo carnose e turgide, veri serbatoi d'acqua per i periodi di siccità.
Il nome 'sedum' deriva dalla virtù che le è stata riconosciuta in passato di sedare, cioè di rinfrescare e calmare i dolori.