Ed ecco sul tronco
si rompono gemme:
un verde più nuovo
dell'erba
che il cuore riposa:
il ceppo pareva già morto
piegato sul botro.
E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell'acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c'era.
(Specchio - S. Quasimodo)
si rompono gemme:
un verde più nuovo
dell'erba
che il cuore riposa:
il ceppo pareva già morto
piegato sul botro.
E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell'acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c'era.
(Specchio - S. Quasimodo)
Tonde e piene, oppure lunghe ed affusolate, pelose come gattini argentati o cosparse da irte scaglie lucide, le gemme sono il futuro delle piante ed anche il nostro futuro. Sono scrigni viventi che racchiudono cellule bambine destinate a sviluppare o fiori, o rami, o foglie e la loro bellezza si manifesta soprattutto al momento della schiusa che avviene quando l'orologio interiore della pianta avverte che è giunta l'ora.
Ed ecco che allora luce, temperatura, umidità, produzione di sostanze ormonali inducono le cellule a differenziarsi e a proliferare, dando loro la forza di allungarsi, di squamarsi e di aprirsi per mettere alla luce il tesoro che contengono.