(Luzula nivea)
(dialettale: )
In un sottobosco ripulito da poco tempo, tra ombrosi faggi dal solido tronco ben piantato, un improvviso riflesso lucente attirava l'attenzione: illuminata dal sole, l'infiorescenza dell'erba lucciola inviava segnali luminosi in tutte le direzioni, come ali iridescenti di farfalle.
Essa, alla sommità di un fusto eretto ed arrotondato, superata in altezza da una foglia lanceolata con punta nerastra, è un agglomerato fitto di fiori regolari formati da 3 tepali interni e 3 esterni più brevi, appuntiti e concavi, i quali sembrano quasi membrane madreperlacee.
Dalle corolle fanno capolino 6 antere di colore bruno e un pistillo che dirige verso l'alto 3 stigmi diritti: anche i fiori, raggiunta la maturazione, tendono ad assumere sfumature rossicce che mantengono a lungo mentre si essiccano.
Tutt'attorno al fusto fiorale foglie. alla base larghe e un po' pelose sui margini, inguainano il fusto e, arcuandosi, ricadono mollemente come nastri verdastri di notevole elasticità e robustezza, appartenendo la pianta alla famiglia dei giunchi.
Mai incontrata prima quest'erba, ma, come una lucciola, ha migliorato, illuminandolo, il cammino delle mie conoscenze.