(Impatiens noli-tangere)
(dialettale: )
Soltanto in qualche rara radura ombrosa e spoglia vivono colonie di impatiens, come se volessero starsene da sole, mantenendo un certo riserbo lontano da occhi indiscreti.Le piantine, ad un primo rapido sguardo, sembrano tanti fragili alberelli in miniatura con fusti ramificati, piuttosto grassocci, succulenti e traslucidi, par quasi di vedere i fluidi vitali che scorrono all'interno dei suoi vasi.
Questa trasparenza ha fatto sì che il significato legato alla balsamina sia la sincerità, la chiarezza di intenti; anche le foglie, ellittiche, con margine dentellato, carnose, ma sbiadite nella tinta, hanno un che di diafano.
Il particolare più sorprendente sono i fiori, i quali, visti di lato, hanno l'aspetto di pesciolini gialli sospesi in un mare tutto verde.
Appesi ad un sottilissimo filamento peduncolato, emergenti da un calice formato di 5 sepali, di cui uno forma una specie di grande coda ad uncino che contiene il nettare, 4 petali si dispongono come labbra di una bocca aperta.
Piccole macchie rossastre evidenziano la fauce e l'urlo che ne esce: 'Noli me tangere - Non mi toccare', cosa che invece la pianta vorrebbe fosse fatta perchè anche un solo leggero tocco ad una delle sue capsule portasemi la fa esplodere e lanciare a distanza i suoi semi.