(Erythronium dens-canis)
(dialettale: dent de can)
Dal piede, o meglio dal suo bulbo allungato che ricorda il dente di un cane e rivestito da numerose tuniche membranose, ben sepolto in un fresco terreno ricco di humus, s'innalza un delicato stelo rotondo che porta un'unica corolla ricurva poco appariscente.
Ma nel suo insieme è un fiore leggiadro, estremamente leggero ed elegante, che può mostrare, a seconda della maturazione, tepali rinchiusi a formare un astuccio ricadente verso il basso, oppure completamente aperti a raggiera o rivolti, come vessilli ondeggianti, verso l'altro.
Sono 6, ora bianchi, ora rosa, ora porporini e quando s'incurvano sembrano voler mettere
in mostra il pistillo bianco la cui porzione terminale si suddivide in tre ricci e 6 stami violacei molto vistosi.
Due foglie a forma di lancia arrotondata, verdi-grigie, accompagnano il fiore nel suo schiudersi ed essendo ricoperte da screziature bruno-rossastre o viola ricordano la pelle di qualche rettile e forse è per questo che gli fu assegnato il nome, da 'erytros - rosso'.