(Salix caprea, salix alba, salix viminalis...)
(dialettale : salez)
Tra le prime ad avvertire l'avvicinarsi di tempi nuovi ci sono le gemme a fiore di diverse specie di salice che crescono con portamento spesso cespuglioso, ma anche come alberelli isolati, nelle numerose zone umide della Valpiana, ad un'altitudine di circa 900 metri sul livello del mare.
I suoi amenti si sviluppano sui rami ancora nudi: le gemme maschili, avvolte in squame brune, addossate le une alle altre come le tegole di un tetto, sono infiorescenze arrotondate e grassocce, protette da un pelo grigio-argenteo. Nel progredire del loro sviluppo s'ingrossano sempre più, s'incurvano e si ricoprono di antere dalla gialla capocchia ricolma del polline che il vento s'incaricherà di disperdere, sperando che vada a depositarsi sui fiori femminili, meno appariscenti e di colore verdastro.
È specie pioniera, quindi coraggiosa perché cresce su terreni non sempre ospitali e nel linguaggio delle piante assume il significato 'árrenditi', come a dire che è talmente forte da sopravvivere anche se non incontra situazioni favorevoli.
Nell'affrontare un nuovo anno anche gli umani dovrebbero assumere questo atteggiamento.