sabato 30 marzo 2013

Pratolina

(Bellis perennis)

(dialettale: paradisi)


Il nome pratolina lo fa subito capire: il suo mondo è il prato che, in modo esuberante ed imprevedibile, imbianca d'una miriade di minuti capolini, regalando ai tappeti erbosi, magari un po' piatti e troppo rigidi, un nuovo disegno.



Il tutto dura finché erbe più alte e prepotenti non la soffocano, costringendola ad attendere, per riapparire, uno sfalcio regolare di cui non ha paura, perché le sue foglie restano sempre appiattite al suolo ed evitano la tosatura, mettendola nella condizione di essere di nuovo la prima a rifiorire.

Ha abitudini salutari perché al mattino col bel sole mette in mostra apertamente tutti i suoi fiorellini, mentre verso sera e se piove i fiori esterni s'incurvano come a proteggere gli interni.


Infatti, su steli lanciati, s'appoggiano capolini centrali formati da minuscoli fiori tubulosi inseriti su una dilatazione a disco dell'asse fiorale, attorniati da fiori a linguetta, bianchi macchiati di rosa o di rosso.



Il nome 'bellis' deriva da 'bellus - grazioso, bello' o da 'bellum - guerra' perché pare fosse usata un tempo per curare le ferite dei guerrieri in battaglia.
Ad essa nel Medio Evo sono state attribuite capacità profetiche in materia amorosa: chi ha qualche dubbio la interpelli!