martedì 10 giugno 2014

Cariofillata dei rivi

(Geum rivale)

(dialettale: erba benedeta)


C'è un po' del colore della cioccolata lungo i morbidi fusticini pelosi e sulla parte esterna dei 5 sepali triangolari e forse per questo motivo negli stati orientali del Nord America la pianta è chiamata 'chocolata indiana', mentre da noi è la cariofillata dei rivi o erba benedetta acquatica e ciò fa intuire che è dotata di proprietà curative importanti.


Infatti era conosciuta ed apprezzata fin dall'antichità perchè il suo rizoma, dal gusto simile a quello dei chiodi di garofano, era utilizzato anche per aromatizzare vino e birra, ed ecco l'origine del nome geum dal greco ' geuo - dare sapore'.

I fiori, semplici e fugaci, a forma di coppa o campana rovesciata, stanno chini come a nascondersi o a pregare e il loro calice appare come una gonna che avvolge una sottogonna pieghettata formata da 5 petali poco sporgenti, giallastri con venature porporine.


Nel centro s'affollano stretti stretti un gran numero di stami verdastri e gli stili dei pistilli con apici uncinati.

A seconda del luogo di crescita, in genere sempre terreni umidi e torbosi, e del momento di fioritura, queste pendule infiorescenze possono assumere tonalità diverse, più rosate o più violacee a cui fanno cornice le foglie tripartite, verde bottiglia, formanti rosette basali, mentre quelle lungo i fusti decrescono a vista d'occhio fino a sparire.


Sorprendentemente curiosi sono i frutti, secchi con guscio legnoso che non si apre a maturità, riuniti in sfere irte di brevi appendici, quasi leggeri piumini svolazzanti, pronti ad attaccarsi ai vestiti per farsi trasportare lontano.