domenica 7 aprile 2013

Lamio rosso

(Lamium purpureum)

(dialettale: ortiga falsa)


Esiti a toccarla temendo che sia un'ortica pungente; invece è un'erba morbida, bassa e prostrata ma con fusticini quadrangolari che svettano verso il cielo esibendo un ciuffo terminale di foglie un po' arrossato come se lo sforzo di catturare la luce lo avesse fatto sudare.


Anche i fiori appaiono roseo-porporini, disposti tutti attorno al fusto ma in modo tale che i superiori non ombreggino gli inferiori: ad ognuno il suo raggio di sole, non si avvantaggia nessuno a scapito di altri!


Sono un po' inquietanti però, perchè capaci di ingoiare interi bombi alla ricerca del nettare che s'annida in fondo al tubo fiorale, favorendo il loro atterraggio su un petalo alquanto sviluppato e piegato verso il basso e inibendo l'ingresso ad altri visitatori inopportuni mediante un anello di peli a difesa dell'entrata.

Si sa, questi insetti sono un po' pesanti per cui il loro dimenarsi scuote le antere che fanno cadere una pioggia di polline per la gioia dei pistilli che potranno accoglierlo ed eventualmente fruttificare.

La pianta ha pensato anche a proteggere questi  preziosi organi 'salvaspecie' dalle avversità, disponendo un paio di petali a forma di cappuccio sopra di essi.

Ed anche il  suo nome, dal greco 'laimos - fauci, gola' o da 'lamos - cavità' sottolinea questo espediente che ha escogitato per solleticare gli istinti altrui e servirsene per realizzare i propri.