mercoledì 30 ottobre 2013

Astragalo falsa liquirizia

(Astragalus glycyphyllos)

(dialettale: biso selvarego)


Da un bel cespo arrotondato di foglie fresche e chiare s'espandono tutto attorno in modo dilagante dei fusti striscianti i quali, se costretti dalla loro posizione in mezzo a piante più alte, s'appoggiano alle loro fronde innalzandosi, pur restando in parte nascosti nell'ombra.

Portano foglie alternate e composte da segmenti ellittici e lisci in numero dispari; pare che abbiano qualche rapporto con la dolcezza, visto anche il nome 'glycyphyllos'  da 'glykys - dolce' e ' phyllon - foglia'.


Forse sono dolci per gli erbivori che le apprezzano molto oppure perché gli umani opportunisti l'hanno talvolta usata come surrogato della vera liquirizia, chiamandola per questo 'bastarda'.

All'ascella del picciolo delle foglie si siedono su uno stelo eretto dei fiori un po' distanziati tra loro, di un giallo molto pallido, talvolta tendente al verdognolo, che svanisce rapidamente nel marrone o nero dell'appassimento.


Le corolle, lievemente profumate, hanno 5 petali e il tipico aspetto delle papilionacee, con i 10 stami e il pistillo racchiusi nei due petali inferiori rinchiusi a carena. Il tutto diventerà un baccello scuro, lievemente ricurvo e angoloso con molti semi rossicci.