lunedì 15 luglio 2013

Campanula agglomerata

(Campanula glomerata)

(dialettale: canpanela)

Il nome fa capire subito che la corolla ha una forma simile alla campana: in questo caso più campanelle appressate, anche se, appena compaiono, una sola è schiusa mentre gli altri boccioli le fanno corona aspettando il proprio turno di apertura.

Il loro colore varia, ma in genere fanno sfoggio di tutte le tonalità del blu fino ad arrivare al bianco crema, probabilmente perché è una pianta che modifica facilmente i propri caratteri, oltre che nella tinta, anche nel modo di essere dell'infiorescenza, nella posizione delle foglie, nella presenza di peli.


Da una rosetta di foglie dalla forma di cuore oblungo si stacca verso giugno un asse fiorale arrossato ed allungato, con pochissime foglie ridotte a lingue che lo inguainano: all'apice svetta un fascio denso di fiori, ognuno col suo calice lievemente peloso terminante in denti acuti sul quale s'innesta la corolla.

Essa ha i petali saldati che poi si suddividono in 5 lobi sottolineati da una linea centrale più scura da cui emerge uno stilo peloso che sporge mettendo in mostra uno stimma con 3 o 4 filamenti ricurvi.


Nonostante l'aspetto così gioioso, si diceva un tempo che la campanella fosse abitata da fate maligne, sicché un prato che ne è pieno può essere luogo di incantesimo e malie: e davvero non puoi sottrarti alla sua magia di farti restare incantato ad ammirarne la solida, fresca avvenenza in un prato estivo ormai tendente al giallastro.