domenica 5 luglio 2015

Lupinella comune

(Onobrychis viciifolia)

(dialettale   )

Non è il caso di pensare che il nome comune 'lupinella' c'entri in qualche modo con i lupi, avendo a che fare, invece, con la pianta lupino, assomigliandosi molto le due leguminose nell'aspetto delle loro infiorescenze.


Se, però, la si vuole accostare agli animali, pare che essa risulti molto attraente per tanti di loro: per le api, offrendo nettare e polline di qualità e in grande quantità; per gli asini e le lepri a cui piace molto questo foraggio; per gli ovini e i caprini che possono alleviare i loro problemi intestinali introducendola nella dieta; e per gli umani, se non altro per il piacere che suscita la vista dell'elegante conformazione dei suoi steli fioriti.

Ogni corolla appare come un pappagallo in miniatura: petalo-vessillo eretto e con punta curvata all'indietro a mo' di cresta e carena sottostante simile ad un becco adunco, il tutto dipinto di uno sgargiante rosa antico disseminato di nervature parallele più scure.
     

Le foglie, composte da coppie di foglioline verde intenso, in doppia fila lungo una nervatura centrale, fuoriescono da nodi rossastri dei fusti striati che si originano da una radice robusta, i cui noduli presentano azotobatteri in grado di fissare e rendere assimilabili l'azoto fino ad una notevole profondità, garantendo un buon equilibrio nella struttura dei terreni dove vive.