martedì 15 ottobre 2013

Poligono convolvolo

(Fallopia convolvolus)

(dialettale:   )


Punta in alto il poligono convolvolo, a volte riconosciuto come grano saraceno selvatico o anche con il nome 'Fallopia convolvolus' che è così strano da costringere quasi a chiedersi chi sia; deriva da Gabriele Fallopio, medico e botanico del 1500, proprio quello che s'occupò delle trombe uterine femminili.

La pianta è robusta e resistente, ma fastidiosa perché infesta i campi ed i giardini, dove, se lasciata prosperare, forma dense chiazze competitive arrivando a trascinare a terra le altre specie e a soffocarle.


Infatti i suoi fusti sottili ed angolosi s'avvolgono come spaghi prima in senso antiorario e poi orario agli steli o a qualsiasi altro sostegno che individua e per far questo sembra che aspetti apposta che siano un po' cresciuti. Difatti la germinazione dei suoi semi molto vitali avviene a inizio estate, ma, una volta avviata, la crescita non conosce soste, anche perché sopporta bene la siccità.

Ai nodi mostra stipole inguainanti membranose e lunghi piccioli che portano numerose foglie a forma di cuore con la punta a freccia, di consistenza leggera e di colore chiaro.


All'ascella delle foglie o all'estremità dei fusti quasi nudi si sviluppano infiorescenze a spighetta, composte da fiori molto discreti: sembrano minuscole tazzine formate da 3 tepali esterni bianco rosati con nervatura centrale che sfuma nel verde e 2 interposti, più piccoli, che racchiudono 8 stami e un breve stilo a 3 stimmi.

L'orario di apertura è  verso le ore 20, evidentemente amano la soffusa luce lunare, simile alla loro tinta delicata.