martedì 13 agosto 2013

Balsamina ghiandolosa

(Impatiens glandulifera)

(dialettale: )

Pianta proveniente dall'Oriente e segnalata in Italia per la prima volta all'inizio del XX secolo, la balsamina ghiandolosa, come molti migranti, è piena di forza e determinazione, tanto da essere considerata un pericolo grave perchè infesta soprattutto i luoghi umidi lungo i corsi d'acqua e le zone palustri, rubando spazio, luce e nutrienti alle specie indigene.

Le è stata dichiarata guerra anche perchè, così facendo, quando d'autunno muore, non essendo in grado di tollerare le basse temperature, lascia ampi spazi di terreno privi di vegetazione e quindi soggetti ad erosione.


Sopperisce a questa che sembra una sua definitiva scomparsa con l'ingegnoso stratagemma, messo in atto dalla selezione naturale, di produrre un enorme numero di fiori che si trasformano in altrettanti frutti pronti ad esplodere e a lanciare molto lontano i semi i quali , tra l'altro, hanno anche la facoltà di germinare dopo diversi anni.


Nonostante la gran produzione floreale che continua ininterrottamente per tutta l'estate su questi alti e nodosi fusti vitrei, ogni corolla, panciuta e sospesa in aria come un grande insetto volante a bocca spalancata, continua a mostrare dimensioni notevoli, colori fragranti ed aspetto appariscente, segno di grande robustezza.


Non a caso queste sue qualità sono state notate e si è pensato che, raccolte sotto forma di fiori di Bach, possano costituire un aiuto agli umani per superare stati di paura, ansia e stress , disturbi frequenti in quest'epoca squilibrata.