venerdì 6 settembre 2013

Verga d'oro maggiore

(Solidago gigantea)

(dialettale:   )

La fioritura giallo dorata, che avviene dall'estate all'autunno, della verga d'oro maggiore copre per un lungo tratto le parti terminali del suo fusto rigido e striato e dei rami laterali.

Tale diventa il peso di tutti questi fiori ammucchiati gli uni sugli altri da far piegare ogni infiorescenza verso il basso dandole l'aspetto caratteristico di una fontana zampillante.


Siccome poi di solito le piante si riuniscono in grandi chiazze, l'effetto cromatico è spettacolare, favorito anche dalla presenza, subito sotto, di una notevole quantità di foglie alterne, lanceolate e ristrette alla base a guisa di picciolo alato.

Ogni capolino è circondato da un involucro con squame lineari membranose e cigliate sul margine; come le altre asteracee, i fiori del disco sono a forma di tubo con un pistillo breve e conico, mentre quelli del raggio sono fiori solo femminili e fertili con ligula sporgente quasi arrotondata.



La pianta possiede proprietà medicamentose, di cui si era a conoscenza fin dall'antichità; pare che il suo nome derivi dal latino 'solido- consolidare' cioè 'guarire del tutto'. Sicuramente può aiutare con la sua calda tinta a superare la malinconia che l'arrivo dell'autunno può provocare.