mercoledì 24 luglio 2013

Lilioasfodelo minore

(Anthericum ramosum)

(dialettale:  )


Quando le erbe cominciano ad assumere quella tinta ocra , sinonimo di declino e morte, ecco che affiorano da questa nuvola avvizzita dei piccoli fiori bianchi tutta freschezza.
L'effetto di contrasto appare ancora più pronunciato perché prediligono stabilirsi su bordi asciutti ed aridi e su scarpate sassose dove rapidamente altre piante perdono  la loro umida consistenza.



Questo similgiglio s'innalza su fusti eretti e lisci, abbastanza ramificati, che lasciano poche foglie grigie, lineari e sottili, molto in basso, quasi nascoste nel groviglio delle erbe.

I fiori che da chiusi hanno sfumature lievemente verdastre e forma simile a quelli dell'asfodelo, ma disposti qua e là distanziati sui ramoscelli, da aperti dispiegano fortemente le corolle, come lampade pronte ad illuminare la zona circostante.


I 6 candidi tepali a stella, allungati e riflettenti la luce, tengono tra loro una buona distanza, curvandosi un po' all'indietro via via che maturano quasi ad esibire i 6 bianchi stami con grosse antere giallastre e il pistillo che li supera tutti in lunghezza..

Come ogni liliacea, è tutta una simmetria basata sul 3, numero perfetto si diceva, come perfette sono la luminosità, la leggerezza e la distinzione del lilioasfodelo.