domenica 1 settembre 2013

Le memorie di un cacciatore

Il vostro piede lascia una verde traccia sull'erba bianca di guazza.
Voi aprite un cespuglio bagnato e un tiepido odore raccolto nella notte vi investe;



tutta l'aria è satura del fresco amaro dell'assenzio, del miele della saggina e del trifoglio;
in lontananza come un muro s'erge il querceto, brilla e s'arrossa nel sole;



fa fresco ancora ma già si sente l'avvicinarsi del caldo.
La testa gira voluttuosamente per l'esuberanza degli aromi.
i cespugli non hanno fine....
(Ivan Turgenev)