mercoledì 2 aprile 2014

Colombina cava

(Corydalis bulbosa)

(dialettale...)


Quanta confusione per denominare questa pianticella che mette in mostra tutta la sua fragrante levità appena sciolta l'ultima neve, per poi rapidamente scomparire fino all'annata successiva: infatti il suo nome volgare è colombina, ma il nome generico fa riferimento ad un altro uccello, 'corydallis- allodola coronata'.

Pare che sia stata la singolare struttura della corolla che la fa assomigliare alla cresta piumata dell'allodola o anche allo sperone della zampa di questo uccello a far decidere per questa denominazione.


I fiori, riuniti in grappoli terminali sull'unico fusto, mostrano un andamento orizzontale e danno l'idea quasi che ognuno contrasti con il vicino per trovare lo spazio dove sistemare  il petalo superiore che s'allunga in un lungo sperone ricurvo e che sovrasta un petalo inferiore che sembra un labbro sporgente; ai lati altri due alati tappano le fessure.

Tinte bianche, crema, rosa, rosse s'intonano perfettamene con il tessuto verde azzurro del fogliame leggero perchè composto di poche foglie irregolarmente suddivise in più lobi di consistenza quasi vitrea.


Da queste cornucopie protese in avanti spuntano 2 stami, la cui caratteristica è di produrre un polline autosterile, in modo da non correre rischi di autofecondazione e uno stilo filiforme che s'augura l'arrivo di api con polline idoneo all'incrocio.

Il tutto trae la sua origine da un bulbo cavo che gli umani antichi avevano scoperto essere in grado di secernere sostanze utili a mitigare il senso del dolore, da utilizzare come anestetico o calmante, anche se con possibili e pericolosi effetti allucinogeni.