lunedì 10 giugno 2013

Erba roberta

(Geranium robertianum)

(dialettale: erba pisarola)



In luoghi umidi ed ombreggiati,  cresce una pianticina pelosa con foglie opposte, di fragile consistenza, con contorno ben frastagliato, spesso percorso da screziature rosso sanguigne e brune, così come i gambi e i sepali.


I fiori rosei, con due linee più marcate al centro, sono portati a coppie da esili pedicelli all'ascella delle foglie: mostrano cinque petali distanziati tra loro con bordo esternamente arrotondato. 
Singolare è la modalità usata nella fecondazione: lo stimma, formato da cinque minuscoli bracci, distende i suoi raggi per catturare i granelli di polline. Ma talvolta nessun insetto arriva: allora cinque dei dieci stami presenti s'allungano attorno al pistillo fino a raggiungere i cinque bracci distesi e a rifornirli di polline. Gli altri cinque stami rimasti com'erano non distrubuiscono nulla. 

Verso sera, il fiore dorme voltato all'ingiù e la mattina dopo ecco che il secondo giro di stami s'allunga e le antere vanno dove non si erano posate quelle del giorno precedente.
Perfetta organizzazione, come sempre!! 

Emana un odore penetrante, anche solo a toccarne le foglie. Qualcuno sostiene che somigli a quello delle cimici, e per questo la chiama 'erba cimicina'.