giovedì 25 luglio 2013

Digitale

(Digitalis grandiflora)

(dialettale:  )


Appare d'estate nei margini assolati dei boschi o su cascate di terreno pietroso: non è facile incontrarla, ma subito si distingue per l'infiorescenza appariscente e duratura.

Per la sua strana forma a ditale ha ottenuto il suo nome ed ha anche stimolato la nascita di fiabe e leggende come quella per cui le fate  amino dormire in queste incantevoli corolle e quindi non sia opportuno raccoglierla per non irritare l'ospite che si ritroverebbe in un luogo sconosciuto.


Il significato simbolico è 'Io lavoro per te', quindi se un maschio invia ad una ragazza questo fiore è come se volesse esprimerle di desiderio di costruire per lei un nido  e se lo facesse la donna vorrebbe dire 'Sto preparando il mio corredo'.

Non si sa però se nelle  faccende amorose  risulti determinante, di certo  questa pianta viene usata per curare le insufficienze cardiache e regolare il ritmo del cuore, forse anche quello dovuto al mal d'amore.


Le sue corolle campanulate, ma con un tubo rigonfio che sembra una vecchia ciabatta deformata, mostrano un pallido color giallo che all'interno si scurisce tramite linee, punti e macchie sempre più fitte man mano che si procede verso il fondo.

Il bordo è delimitato da 4 lobi, rivolti all'indietro da parere  troncati quelli superiori, più espanso  e con forma triangolare quello in basso sul quale s'estende una bella scia di peli, forse un tappeto per gli insetti impollinatori.


Nell'arcata in alto s'annidano 4-5 stami arcuati e di lunghezza diversa e fa capolino un pistillo con stimma a doppia punta: tutto è ben visibile perché le foglie  restano in basso a rispettosa distanza da tale magnificenza.