venerdì 17 gennaio 2014

Semprevivo

(Sempervivum tectorum)

(dialettale:   


Un nome che è un vero programma di vita quello del semprevivo, una rustica piantina che s'accontenta di poco, sta bene ovunque e così può permettersi di godere di una lunga esistenza.

La sua naturale attitudine a sviluppare da una rosetta di foglie, aderente al suolo, cuscinetti compatti di altre rosette  non bisognose di particolari cure suggerì agli abitanti dei paesi nordici di utilizzarlo come materiale di costruzione, per cui era piantato sulla sommità dei tetti di paglia per renderli più impermeabili.

Gli furono quindi attribuiti anche poteri magici, in particolare la capacità di proteggere dai fulmini, i quali erano una prerogativa di Giove, definendo la pianta 'Iovis barbam - barba di Giove' e nel linguaggio dei fiori assunse il significato del trionfo e della vittoria sul nemico.



Dalle rosette adulte si dipartono brevi stoloni che sviluppano all'apice piccole rosette le quali, al contatto del terreno radicano,assumendo un aspetto da 'chioccia e pulcini' secondo gli abitanti delle terre oltreoceano. Composte da innumerevoli foglie verdastre, carnose e compatte, spinate sugli apici e con tendenza a cambiare tonalità in rapporto alle temperature e alla posizione, lentamente s'accrescono.

I fiori, simili a stelle rosate con un buon numero di petali lanceolati che proteggono stili purpurei e stami appariscenti, svettano su steli eretti una volta sola e poi lquesta rosetta madre, triste destino, muore.