mercoledì 21 maggio 2014

Dentaria minore

(Cardamine bulbifera)

(dialettale:   )


Pare impossibile, ma la dentaria minore fa parte della grande famiglia delle Crucifere a cui appartengono i cavoli , i cavolfiori, i broccoli, i rapanelli... e come questi, anche se cresce nei boschi di latifoglie, desidera trattarsi bene, cioè avere a disposizione un terreno ricco di sostanze nutrienti, questo forse anche per supportare la sua precoce apparizione primaverile.


Durante l'inverno la sua forza vitae rimane in un rizoma sotterraneo cosparso di squame triangolari simili a denti, a cui forse fa allusione il suo nome volgare; da esso si sviluppano foglie composte da diversi lobi seghettati, che vanno via via diradandosi fino a diventare semplici nelle vicinanze dell'infiorescenza che svetta al culmine dei fusti.

I fiori, senza ricercatezza, ma freschi ed eleganti, mostrano una disposizione a croce costante, sia nei 4 sepali verde violaceo che nei 4 petali rosati, a forma d'unghia con la punta conficcata nel calice e percorsi da venature più scure. 

Anche 4 stami sono disposti a croce, con altri 2 esterni più corti e sorreggono antere giallastre che circondano un unico stilo semplice.

Probabilmente la fioritura nei primi mesi dell'anno non favorisce la presenza di insetti trasportatori di polline e quindi la pianta s'è munita di altri mezzi riproduttivi: stoloni, cioè fusti striscianti che s'allontanano per fissare nuove radici e bulbilli.


Questi  appaiono come pallini nero violacei lungo lo stelo e posti all'ascella delle foglie, i quali, senza preoccuparsi del domani, risucchiano sostanze nutritive dalla pianta madre, finchè questa cade spossata e muore, mentre essi, ben pasciuti, si lasciano affondare a poco a poco nel suolo, in grado di riprodurre nella successiva primavera una pianta sorella.