mercoledì 21 agosto 2013

Menta d'acqua

(Mentha aquatica)

Non solo il profumo ma anche l'aspetto della menta d'acqua attira, per la sensazione di freschezza pulita che procura: sarà che in genere si individua accanto o dentro a stagni, sorgenti, ruscelli già di per sé rinfrescanti, tuttavia anche lo sviluppo rigoglioso, ma ordinato dei suoi stoloni e il posizionarsi regolare delle sue infiorescenze  al di sopra di ogni coppia di foglie offrono ristoro ad uno spirito stanco e disorganizzato.



Questa pianta e tutte le innumerevoli altre specie hanno sempre avuto una parte importante nella storia, a partire dall'epoca egizia quando erano usate per la preparazione di profumi ed unguenti liturgici, fino al tempo attuale in cui vengono coltivate su vasta scala per estrarne l'essenza.

Infatti questa ha un'energica azione sul sistema nervoso degli umani, particolarmente indicata per stimolare e per sedare; depura, elimina impurità, impedisce la riproduzione dei batteri, scaccia le pulci, insomma corrisponde davvero a quanto si intuisce quando la si contempla sotto il caldo sole estivo.




Sui fusticini ascendenti, i quali se ricadono a toccare il terreno radicano ai nodi, si dispongono foglie arrotondate, vellutate, con sfumature talora rossastre, che si ripiegano verso il basso per  qualche arricciatura vicino al corto picciolo o per nervature troppo rigide.

Lungo di essi, a distanza ravvicinata, dei capolini tondeggianti, che inglobano diversi piccoli fiori dalle corolle rosee suddivise in lobi quasi uguali, avvolgono il gambo a mo' di sciarpa, finché quello posto sulla sommità terminale corona il tutto quasi come una cupola sopra una chiesa.