venerdì 26 aprile 2013

Lamio maculato

(Lamium maculatum)

(dialettale: falsa ortiga maciada)


Stretta parente del lamio rosso, è più appariscente per le dimensioni; infatti può raggiungere anche l'altezza di mezzo metro o più e ricoprire ampiamente vaste superfici soprattutto nelle siepi e nelle zone incolte ombreggiandole del tutto per la crescita ravvicinata di una pianta all'altra.



Osservandole dall'alto, vedi solo foglie cuoriformi rivestite di peli radi e molli, come un sottile velluto, disposte con ordine a strati, inserendosi ad anello e a distanze regolari attorno al gambo robusto.

Cosa nascondono? Dei vistosi fiori che stanno lì sotto raggruppati, a fauci spalancate, sostenuti da rigidi calici pelosi e che sembrano dirti: 'Vieni qui che ti mangio!'



In realtà erano i bambini nel tempo passato a staccarli e a succhiarli perché alla base della corolla di quelli ben maturi è depositata una goccia di nettare dolce.

La pianta la produce come esca per i bombi in particolare e per essi ha predisposto anche l'entrata ufficiale, facendo in modo che, al passaggio obbligato a caccia del tesoro, le antere degli stami siano scosse e una pioggia di polline inondi i visitatori che poi ne lasceranno tracce in altri fiori.



Esempio di mutuo aiuto tra mondi diversi. E la pianta è talmente generosa da essere disponibile a soccorrere anche gli umani, curandone le emorragie, le piaghe le ulcere ed altri malanni.