lunedì 8 luglio 2013

Borracina

(Sedum acre)

(dialettale: risi del diaol)

S'accontenta di rocce, muri o fessure tra pietre asciutte dove forma cuscini densi o piccoli ciuffi isolati: l'intenso giallo dorato dei suoi fiori illumina e rende allegro anche il luogo più desolato ed arido.


La pianta verde-giallognola è un groviglio di rizomi e stoloni erbacei che, dove toccano, si piantano; da essi s'alzano brevi fusti eretti sui quali sono disposte le foglie grosse come granelli di riso,  e con una superficie povera di stomi per non sudare troppo.

Esse, prive di picciolo, se ne stanno tutte ravvicinate, quasi sovrapposte, per limitare la superficie traspirante ed anche per far scorrere l'acqua piovana in modo che arrivi alle esili radici, le quali poi la pomperanno nelle foglie, per questo carnose e turgide, veri serbatoi d'acqua per i periodi di siccità.


Infine in cima ai pedicelli fertili spiccano i fiori stellati, con 5 petali appuntiti, 5 sepali e gli stami che s'alternano ai petali; i carpelli che formano l'ovario diventeranno dei frutticini in grado di aprirsi se il tempo è umido.

Il nome 'sedum'  deriva dalla virtù che le è stata riconosciuta in passato di sedare, cioè di rinfrescare e calmare i dolori.